Se ti sei mai chiesto come utilizzare la magnesite per l’arrampicata sportiva o il bouldering questo articolo fa al caso tuo!
Se ti sei avvicinato da poco al mondo del climbing, ti sarà capitato di vedere che tutti intorno a te portano una piccola sacca attaccata alla vita che pende dalla schiena mentre arrampicano. Devi sapere che questa “misteriosa” sacca è piena di magnesite e i climber la applicano sulle mani per avere più attrito ed una presa maggiore.
Ma di cosa si tratta e come funziona?
Il nome tecnico è carbonato di magnesio e quello ad alte prestazioni per gli sportivi assorbe facilmente l’umidità delle mani, impedendo che diventino scivolose per il sudore. L’obiettivo è chiaro: avere le mani asciutte è indispensabile per arrampicarsi in modo sicuro, sia in montagna che in palestra!
E’ importante sapere che usare la magnesite per l’arrampicata non vuol dire semplicemente coprirsi le mani e partire. Ci sono diversi errori da evitare, vediamo insieme quali e come utilizzare al meglio la magnesite.
Per prima cosa non bisogna usarne troppa mentre si fa climbing: applicarne una quantità eccessiva riduce l’attrito tra le mani e la parete di roccia, aumentando il rischio di scivolare e cadere, per questo a volte si vedono degli scalatori che si soffiano sulle mani poco prima di aggrapparsi alla parete.
E’ proprio per questo motivo che i climber preferiscono portare con sé sacchetti di magnesite quando si arrampicano: la possibilità di poterla applicare al bisogno può fare la differenza.
Ultimamente, specialmente nei luoghi al chiuso come le palestre, sta diventando obbligatorio utilizzare la magnesite liquida. Il perché è presto detto: produce pochissima polvere in aria ed ha proprietà sanificanti, grazie all’alcool contenuto all’interno.
Un suggerimento: usa la magnesite con parsimonia per farla durare più a lungo ed evita di “soffocare” te stesso e gli altri. Fare climbing avvolti da una spessa nuvola bianca di gesso non è affatto piacevole! Ricordiamoci inoltre che il corpo di ogni scalatore produce umidità in modo differente, di conseguenza sarà diversa la quantità di magnesite per l’arrampicata necessaria. La maggior parte dei climber la applica all’inizio di ogni tentativo di arrampicata e poi di nuovo prima di una presa particolarmente difficile.
Ora che hai scoperto l’origine di quei misteriosi sacchetti che accompagnano i climber, è importante conoscere le diverse tipologie di magnesite da arrampicata presenti sul mercato.
Innanzitutto è importante capire la differenza tra una magnesite buona e una di cattiva qualità. La chiave per capirlo sta nel come la si sente sulle mani, dalla sua durata e da quanto è salutare per la pelle. E’ fondamentale ascoltare sempre le tue mani: sono loro a far la differenza e ad indicare il tipo di magnesite che fa più al caso tuo.
Scegline sempre una di alta qualità, che dura a lungo e che lascia la pelle sana anche dopo mesi di utilizzo ripetuto!
Un altro aspetto da tenere in considerazione è la modalità in cui la magnesite per arrampicata si presenta.
Come si presenta la magnesite?
Magnesite a blocchi Si tratta di un cubo solido e compresso che si romperà naturalmente nel tempo mentre lo usi. |
Sfera di magnesite E’ un sacchettino in tessuto morbido e poroso progettato per trattenere la magnesite in polvere fine e rilasciarla lentamente quando viene schiacciata. |
Magnesite sfusa E’ una miscela di pezzi di magnesite e polvere fine, generalmente conservata in un sacchetto. |
Magnesite liquida Questa è una vera e propria evoluzione! Si tratta di una crema spalmabile che si asciuga velocemente sulle mani e lascia solo un sottile strato, solitamente conservata in un tubetto. Per ottenere i migliori risultati, se ne applica un buono strato sulle mani pulite e asciutte. Alcuni la utilizzano come strato base per poi aggiungere un po’ di magnesite in polvere per mantenere le mani e le punte delle dita asciutte per il lungo periodo. |
Bene! Ora non puoi più farne a meno!
Se sei arrivato a leggere fino qui avrai capito come uilizzare la magnesite per l’arrampicata e che ormai è diventata indispensabile. Puoi scommettere che difficilmente i climber professionisti ne farebbero mai a meno!
Chi arrampica in roccia la porta con sé non solo per aumentare l’attrito tra le mani e le prese, ma anche per delimitare potenziali appigli durante la salita.
Un consiglio eco-friendly: è bene cancellare i segni dopo averli fatti: gli arrampicatori nelle aree naturali sono ormai tantissimi e visto che il bouldering si svolge vicino a terra o comunque a livello degli occhi, togliere i tick marks di magnesite con uno spazzolino riduce notevolmente l’impatto visivo ed ambientale!
Il climbing è uno sport impegnativo, non solo per la forza richiesta, ma anche per l’aspetto strategico.
Non tutte le rocce sono un buon punto d’appoggio, e chi arrampica usa spesso la magnesite per segnare i punti migliori per determinate prese su una salita. Se ti è capitato di notare che alcune rocce sembrano essere dipinte di bianco, ora sai il perché!
Come scritto sopra, ricordati che anche se questi segni rendono più facile sapere dove mettere mani e piedi, bisogna essere attenti a non “rovinare” la roccia e adottare alcune regole per preservare l’ambiente di tutti. Non iniziare ad aggiungerli finché non hai capito quali sono le regole per una determinata area. Speriamo di esserti stati utili nel svelarti qualche trucchetto su come utilizzare la magnesite per l’arrampicata!